venerdì 18 novembre 2011

Handicappati chi?



Chiudete gli occhi. Immaginate un ristorante nel centro di Firenze, quartiere Oltrarno. Una trattoria popolare che sembra uscita dal cilindro di un prestigiatore. Si mangia bene e si spende poco: pasto completo a 12 euro. L'atmosfera è rilassata, accogliente. E come se non bastasse, al momento di uscire ci si accorge che bella piena non è soltanto la pancia, ma anche il cuore. Aprite gli occhi. Quasi non ve ne eravate accorti: a cucinare per voi e servire ai tavoli c'era una squadra di ragazzi e ragazze disabili intellettivi. Non ci credete? Passate da via de' Serragli, accomodatevi, degustate, e poi ne riparliamo.


Il ristorante esiste davvero, si chiama I ragazzi di Sipario, ed è una scommessa vinta da un gruppo di famiglie fiorentine capaci di sognare. "Sentivamo l'esigenza di far uscire di casa i nostri figli - racconta Marco Martelli Calvelli - che altrimenti alla fine del percorso scolastico erano destinati a regredire in un deserto relazionale. Volevamo che i ragazzi vincessero le loro difficoltà e alzassero il sipario sulla loro vita adulta". Da qui il nome dell'associazione, Sipario, che nel giro di 8 anni ha messo insieme più di 60 ragazzi disabili psichici con le rispettive famiglie.
Attingendo dallo spirito d'iniziativa e dalle risorse interne al gruppo (economiche ma anche amicali), l'associazione è riuscita a organizzare corsi di golf, canottaggio, teatro, fotografia, disegno... fino al salto di qualità determinante con l'approdo in cucina. "La Misericordia di Badia a Ripoli ci mise a disposizione una cucina per impratichirci - racconta sempre Marco, uno dei genitori-pionieri - Poi iniziammo a cucinare per una casa di riposo, e ci accorgemmo che la cosa funzionava alla grande. Decidemmo di buttarci. I nostri ragazzi nel 2007 diventarono soci di una cooperativa sociale, e con l'aiuto di alcuni educatori professionali si misero al lavoro sul progetto ristorante". Ci sono volute spese di ristrutturazione importanti (il locale di via de' Serragli prima era un circolo ricreativo): il tutto sempre senza un euro di finanziamenti pubblici, tengono a precisare le famiglie. Ma chi la dura la vince. Il progetto è decollato, ha preso quota, e ora viaggia a gonfie vele nonostante la crisi. I prezzi popolari aiutano, e la forte connotazione sociale attira clienti "impegnati" anche da fuori città. Ne I ragazzi di Sipario lavorano 19 soci diversamente abili, tutti regolarmente stipendiati insieme agli educatori. "Il locale ha 60 coperti, un ramo d'azienda dedicato al catering e un giro d'affari di più di 300mila euro annui: nel 2010 ha chiuso in attivo con 5mila euro di utile". Detto in altre parole, non si tratta di assistenzialismo ma di imprenditoria vera, che viaggia saldamente sulle proprie gambe.
Nel frattempo il successo della cooperativa ha attirato altre famiglie entusiaste di far alzare il Sipario sull'emancipazione dei propri figli diversamente abili. Così sono partite altre scommesse e altri progetti: l'artigianato Made in Sipario (http://www.iragazzidisipario.it/Home_MiS.html), che vende oggettistica in cartapesta nel negozio di via Faentina; e la web-tv gestita in prima persona dai ragazzi, che in attesa di andare a regime si è già presentata con una lunga e spassosa intervista a uno dei clienti vip del ristorante, il ct della nazionale Cesare Prandelli. In cantiere c'è pure un progetto legato all'agricoltura, e i contatti per trovare il terreno sono già avviati. Il Sipario si è alzato ormai da anni, ma lo spettacolo di questi ragazzi terribili sembra non finire più...
Tommaso Giani

Per altre informazioni sul ristorante, visita il sito: www.iragazzidisipario.it

2 commenti:

  1. Questo sì che è volare alto!!!

    RispondiElimina
  2. scusate l'anonimato ma ancora non mi fido, ci ho pensato sù prima di scrivere ma ho un nipotino diversamente abile e questo scritto mi fa davvero pensare che ci sia un sindacato e sindacalisti con l'anima, sono un iscritto fiba della profonda provincia senese e non vedo un sindacalista da molti mesi e poi a che servirebbe? sono tutti compromessi con l'azienda o anche per colpa di noi lavoratori che abbiamo chiesto loro sempre piccoli o grandi favori un trasfermrnto, una promozione o altro senza capire che questo aveva un prezzo salato, per me il sindacato fino a maggio scorso era quello della mia azienda e Bonanni a braccetto con la peggiore feccia politica e questo oltre a farmi incazzare mi aveva fatto decidere a cancellarmi, a maggio con alcuni amici siamo andati a terra futura e qui la sorpresa c'era la cisl e la fiba, mi sono chiesto sinceramente cosa ci facevano, se erano veri o era un miraggio, sono tornato a casa frastornato e per il momento ho deciso di rinviare la mia cancellazione. A settembre un amica fiorentina mi ha passato questo indirizzo e qui la sorpresa si è trasformata in interrogativo ma allora esiste, esistono dei Sindacalisti o siete dei marziani, venerdì ne parlavo con i colleghi della mia agenzia a cui ho passato il blog erano anche loro esterefatti, i contenuti andavano oltre l'inimagginabile e si è riaccesa una fiammella, per favore non ci imbrogliate, non ci fregate anche voi, non fate una operazione di marketimg, fateci capire che è davvero vero e probabilmente usciremo dall'anonimato, vi chiederei però di parlare anche di temi connessi con il nostro lavoro che non se ne può più! per ora Grazie anche per il vostro coraggio

    RispondiElimina

(si prega la sintesi)