mercoledì 26 dicembre 2012

Ha perso Rosy, ha perso l'Italia


Rosy Canale è una giovane di Reggio Calabria, figlia di un sindacalista ferroviere e di una casalinga. Si diploma, poi si trasferisce a Pisa per laurearsi in lingue. Ci scappa anche un brillante dottorato a New York. Ma la vera passione di Rosy è la musica: la ragazza ha una bella voce e dei gusti raffinati; studiando negli Usa entra in contatto con mode e tendenze che nella sua Reggio sono ancora di là da venire. Avrebbe dunque tutte le carte in regola per aprire un locale notturno nella sua città. E l'occasione buona si presenta. Rosy in pochi mesi mette su il disco-pub più in voga in riva allo Stretto. Gli affari vanno a gonfie vele, finché a un certo punto la ndrangheta si mette di traverso.

domenica 23 dicembre 2012

La fata Nelsa e il professor Mario


Nelsa Curbelo è una ex suora ecuadoriana di 70 anni. Da qualche anno, con la sua ong Ser Paz (essere pace) si è data una nuova missione: combattere a mani nude le bande armate che affliggono la vita della sua città, Guayaquil. Parliamo di una città di 2 milioni e mezzo di abitanti, dove gli affiliati alle gang criminali sono circa 60mila; una città dove la violenza è spesso l'unico mezzo di risoluzione delle controversie; una città dove si spara facilmente e dove la paura di muoversi in tanti quartieri è più forte di ogni desiderio di socialità. Eppure Nelsa ci ha creduto, è scesa in strada, ha cercato i capi delle bande, e ha cominciato a parlargli. Con risultati straordinari.

venerdì 21 dicembre 2012

Paolo Savona: "Uscire dall'euro? Prepariamoci"


All'interno del Pd e del nuovo centro montiano è vietato mettere in discussione la permanenza dell'Italia nell'euro. Chi si azzarda solo a paventare lo scenario del ritorno alla lira viene bollato con il marchio infamante di "populista": ovvero ignorante, sprovveduto, incosciente, bravo solo a parlare alla pancia dell'elettorato. Peccato però che a parlare di "dibattito necessario sull'uscita dall'euro" si sia messo anche un certo Paolo Savona, che dei salotti buoni politici e finanziari è sempre stato assiduo frequentatore.

lunedì 17 dicembre 2012

Gesù Bambino gioca a rugby



Il periodo natalizio nel quartiere Librino di Catania è un tripudio di effetti speciali. I casermoni dell'edilizia popolare sono fasciati con addobbi elettrici che li accendono e li colorano a getto continuo. E anche il cielo serale, rabbuiatosi per il sole della domenica appena tramontato, diventa teatro di giochi di luce che tolgono il fiato: sono fuochi d'artificio spettacolari, lanciati sopra i tetti con ritmo incalzante e con sequenza studiata. Io questa sorpresa, un po' kitsch ma non priva di fascino, ho la fortuna di gustarla dall'alto di una collinetta che domina i palazzi-alveare e i suoi festoni al neon. Ho soprattutto la fortuna di essere qui non da solo, ma in compagnia di una guida d'eccezione, che del quartiere Librino conosce vita morte e miracoli: "I fuochi - mi spiega la guida - sono lanciati dalla gente del quartiere, per allietare le serate dei boss che sono agli arresti domiciliari".

mercoledì 12 dicembre 2012

Il Financial Times boccia Monti


Il più importante quotidiano finanziario d'Europa scende in campo con un editoriale impietoso nei confronti del nostro primo ministro. "L'anno di Monti al governo - scrive il giornale londinese -  è stata una bolla che ora sta scoppiando. In un anno non è cambiato niente, se non che l'Italia è piombata in una profonda recessione". L'articolo indica due priorità per il futuro premier: rifiutare ulteriori dosi di austerity e opporsi fermamente ai diktat di Angela Merkel. Ciò significa usare una possibile uscita dall'euro come carta da giocare nei confronti della cancelliera.

giovedì 6 dicembre 2012

Se i Pigs giocassero in contropiede


Sono anni che noi europeisti illuminati facciamo un gran parlare di modello federale, di fisco unificato e redistributivo fra nord e sud dell'Europa, di Banca centrale europea motore dello sviluppo tramite finanziamenti diretti agli stati membri, ecc. La realtà invece è che la sola Europa davvero unita a oggi è quella del mercato unico: un liberoscambismo che (dati alla mano) ha fatto la fortuna quasi esclusivamente della Germania. Finora la tattica di noi paesi periferici è stata quella di blandire il vicino tedesco con politiche fiscali lacrime e sangue, senza peraltro riuscire a guadagnare niente di significativo al tavolo delle trattative.

mercoledì 5 dicembre 2012

La giungla dei promotori finanziari


In Italia sono circa 207mila. Macinano chilometri in solitario per piazzare prodotti bancari e assicurativi. Non hanno un contratto nazionale che li tuteli. In maggioranza sono finte partite Iva, con un unico committente eppure senza stipendio uniforme, senza maternità, senza malattia, licenziabili su due piedi. Si chiamano promotori finanziari, e della loro dura battaglia per la dignità lavorativa si è occupato l'Avvenire di oggi con una bella inchiesta di Paola Simonetti.

martedì 4 dicembre 2012

Forza Andrea


Sabato 15 dicembre il Partito Democratico vivrà un nuovo appuntamento di democrazia diretta, con le primarie per l'elezione del candidato del centrosinistra a presidente della Lombardia. Fra i 3 aspiranti impegnati in campagna elettorale c'è un carissimo amico e compagno di strada della Fiba Cisl Toscana: il giornalista economico Andrea Di Stefano. Nell'intervista rilasciata al sito internet Affari Italiani e pubblicata qui sotto, il direttore della rivista di Banca Etica e collaboratore di Radio Popolare illustra le sue priorità programmatiche: dal potenziamento del sostegno pubblico ai redditi più bassi al disboscamento del "sistema Cl" di cliniche private convenzionate. Noi facciamo il tifo per lui.