“Andrea!
Ciao, com’è?”. “Allora bimbo, facciamo il punto”.
Non è
facile, ora che non siamo più seduti a tu per tu in salone o in archivio. Non è
più come prima, quando incrociavamo sguardi d’intesa frammisti a battute,
commenti, confidenze, rassegne stampa, aneddoti; il tutto condito dalle tue
boccate di sigaro cinematografiche e dai miei sbadigli sempre più difficili da
domare, a mano a mano che la notte prendeva il largo. Abitudini spassose
entrate improvvisamente nel libro dei ricordi, ora che apro la porta di San
Benedetto e non ti vedo più. Andrea, ma dove sei?