giovedì 29 settembre 2011

Capire Prato


Ieri mattina all'ora di pranzo mi sono imbattuto in mezzora di televisione ad alta qualità. Corrado Augias ha intervistato simultaneamente un uomo e una donna: un imprenditore-scrittore e una regista, entrambi di Prato. Le vicende della loro città sono al centro dei rispettivi ultimi lavori, che il programma di Augias ha provveduto sommariamente a presentare: così la regista, Teresa Paoli, ha commentato alcuni brevi stralci del documentario "Di tessuti e di altre storie", vincitore del Premio Ilaria Alpi 2011; mentre l'imprenditore-scrittore, Edoardo Nesi, è stato sollecitato a partire da alcuni estratti del libro "Storia della mia gente", vincitore dell'ultimo Premio Strega. Entrambe le presentazioni mi hanno messo addosso una tale smania che nel pomeriggio stesso sono corso al computer a divorarmi per intero sia il documentario che il libro.

lunedì 26 settembre 2011

Sovranità alimentare, per tutti


Gli ultimi dati della Fao, sentinella mondiale anti-denutrizione, ci dicono che oggi nel mondo una persona su 6 sta soffrendo la fame. La prima cosa che pensi per spiegarti questo dato umiliante è che il cibo non sia abbastanza per tutti. In realtà gli stessi dati Fao attestano che ci sarebbe da mangiare per 12 miliardi di persone, quasi il doppio degli abitanti del pianeta. Quindi il problema (aumento della popolazione permettendo) non è di scarsità, quanto di accesso.

giovedì 22 settembre 2011

L'I-pad sporco di sangue


Dall'inizio del 2010, nelle fabbriche cinesi che lavorano per la Apple 16 operai si sono tolti la vita lanciandosi dai tetti dello stabilimento. Età media 20 anni. Ragazzi e ragazze vittime di capitalisti senza scrupoli, che pur di aumentare i margini di profitto sono disposti a rendere disumane le condizioni di vita dei dipendenti. Con turni di 10 ore al giorno (più altre 80 mensili di straordinario), la giornata tipo di un operaio informatico cinese non contempla spazio per il tempo libero. Si passa dal capannone ai dormitori e viceversa, riposandosi dentro camerate da 25 letti, e vivendo in funzione dei ritmi produttivi di una fabbrica che non si ferma mai. Il giorno di riposo è uno ogni 2 settimane. I sindacati sono fuori legge.

giovedì 15 settembre 2011

Quando il debito diventa odioso




C'è un documentario greco che sta spopolando in rete. Si chiama Debtocracy, e (come si intuisce dal titolo) ha per argomento il cappio del debito pubblico, che oggi più che mai si sta stringendo al collo di molte democrazie euromediterranee. Il documentario prende le mosse dalla nozione di "debito odioso", coniata dal giurista russo Alexandre Sack quasi un secolo fa. Un debito pubblico si merita secondo Sack questo marchio infamante se risponde a tre requisiti: 1) è stato contratto dai capi di stato bypassando completamente la cittadinanza; 2) è stato utilizzato per voci di spesa non rispondenti ai bisogni primari della popolazione; 3) ha goduto dell'indifferenza o della complicità del creditore, che minimamente si è interessato a un utilizzo del prestito secondo criteri di bene comune.

giovedì 8 settembre 2011

Caro Bonanni ti scrivo



C'è un ministro della Repubblica che, per dileggiare lo sciopero generale dell'altro ieri, paragona i sindacalisti della Cgil a un gruppo di suore apparentemente violentate ma in realtà consenzienti. Ovvero, la mancanza di rispetto più totale per la controparte sindacale, unita a una ironia greve e sessista. Il che basterebbe eccome per sentirsi sdegnati. Peccato che per gli iscritti alla Cisl ci sia un boccone di fiele supplementare da mandare giù: la presenza, accanto al ministro "la sai l'ultima", del segretario Raffaele Bonanni. Un Bonanni straniato e indifferente di fronte alla bordata anti-sindacale e anti-femminile di Maurizio Sacconi.

martedì 6 settembre 2011

C'era una volta lo statuto dei lavoratori


Oggi il sindacato nazionale con il più alto numero di lavoratori iscritti è sceso in piazza con una giornata di sciopero generale. Operai e impiegati della Cgil hanno fermato treni, disertato sportelli d'ufficio e interrotto catene di montaggio. Lo hanno fatto per protestare contro la manovra finanziaria del governo Berlusconi, e soprattutto contro l'articolo 8 di tale legge. Cosa prevede questo articolo 8? Il suo contenuto è dirompente, e per essere spiegato con parole comprensibili a tutti necessita di una premessa.

sabato 3 settembre 2011

Mi fido di te

A me più della crisi economica fa paura la crisi relazionale. Quella che ci rende diffidenti l'uno dell'altro, che ci fa chiedere ai politici ronde notturne anziché centri di aggregazione, che inaridisce le nostre relazioni di vicinato, che ci fa vedere stupratori e pedofili a ogni angolo della strada, che ci fa rinchiudere e blindare in noi stessi, che insomma ci impoverisce non meno delle manovre lacrime e sangue di Tremonti.