giovedì 22 marzo 2012

Cosa cambia con l'art.18 light



Visto che c’è chi dice che l’art.18 è una questione simbolica, proviamo a immaginarci un possibile caso pratico di licenziamento economico secondo il nuovo progetto di riforma targato governo Monti.

Concessionaria auto con tanto di officina meccanica e vendita ricambi. Sono 23 dipendenti. Un meccanico, Giuseppe, superato l’apprendistato, ha protestato per il mancato pagamento dello straordinario, nonostante che gli altri colleghi ormai si fossero abituati a subire il mancato pagamento…tanto poi il padrone ci dà la busta al nero ad agosto.
Poi fa fare un controllo della busta paga al sindacato e trovano che manca uno scatto di anzianità.
E’ troppo e il padrone inizia a emarginarlo: lo toglie dall’officina, anche se è bravo, e lo mette alle revisioni, dove c’è solo da maneggiare le macchine che controllano i fumi.
Arriva il nuovo articolo 18 e fanno la bella pensata del licenziamento. La strada possibile è solo quella del licenziamento economico. Fanno una bella relazione sulla riorganizzazione con la chiusura del servizio revisioni. Giustificato motivo oggettivo: fuori dalle balle.
Giuseppe se ne va e non sa che pesci prendere. Ma dopo due mesi viene a sapere che hanno assunto un altro apprendista e che hanno ripreso a fare le revisioni.
Allora fa causa. Dimostra al Giudice che gli hanno fatto il pacco, che non c’è nessun motivo economico, che è stato truffato dal padrone.
Qui ci fermiamo: pensiamo che il giudice possa considerare questo licenziamento ingiustificato come discriminatorio? Io penso proprio di no, che i licenziamenti discriminatori sono individuati specificamente nel testo di progetto Fornero-Monti e attengono solo alle situazioni soggettive del licenziato, non alle situazioni oggettive che determinano una discriminazione di fatto. Quindi niente reintegra ma solo indennizzo, e un bel pugno di mosche sul licenziamento discriminatorio.
Ma la Repubblica non era fondata sul lavoro?
Perché Giuseppe è finito nel mirino? Perchè voleva farsi pagare lo straordinario, perché era in contatto con il sindacato. Allora è sempre un fatto simbolico l’art.18 o è la base dei nostri diritti?
Per questo tipo di imprenditori il gioco val bene la candela, senza art.18 costi del personale più bassi perché i contratti e le leggi si applicano fino ad un certo punto,  specie se il personale è impaurito e sta lontano dal sindacato. E così anche il pagamento dell’indennizzo si trasforma in un investimento per la competitività dell’impresa e la sua redditività. Troppo paranoico questo quadro? Non abbiamo forse già il problema della mancata applicazione dei contratti e delle leggi? Pensiamo che con la scappatoia del licenziamento economico questa prassi deteriore non si estenda?
Possiamo escludere che qualche banca utilizzi il licenziamento economico tramite la semplice riduzione di organico di una filiale?
L’art.18 non è un fatto simbolico, è un fondamento dei diritti di chi lavora e di chi partecipa al sindacato.
Siccome non è un fatto simbolico voglio lottare con tutte le mie forze, costi quel che costi.
Corrado Giani

PS- chi crede che io sia in errore e che Giuseppe possa essere reintegrato per licenziamento discriminatorio me lo faccia capire, grazie

3 commenti:

  1. Con la riforma dell'rt 18 si vuole restaurare un meccanismo di assoluto dominio del padrone sul lavoratore.
    La riforma tende a riportare indietro la democrazia sociale di molti anni.
    Bisogna far sentire forte all'interno della CISl il pensiero della base.
    Bisogna muoverci per far prendere sull'argomento una posizione netta alla confederazione organizzando un confronto democratico a tutti i livelli.
    Ho già inviato in proposito un messaggio all'esecutivo di Pisa nel quale bisogna far sentire forte la nostra voce.
    Roberto Orsini

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  2. Ieri a "Piazza Pulita" è intervenuto il giurista dell'università Bocconi Maurizio Del Conte. A precisa domanda del conduttore ha espresso chiaramente la sua preoccupazione sulla possibilità - con la nuova riforma - di licenziamenti per motivi economici usati per scaricare e sostituire dipendenti in là con gli anni. A questo link trovate una approfondita intervista al professor Del Conte proprio sul tema del nuovo art.18 http://www.ilsussidiario.net/News/Lavoro/2012/3/21/NUOVO-ARTICOLO-18-L-esperto-vi-spiego-i-miei-dubbi-sulla-riforma-della-Fornero/258829/

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  3. "non si torna indietro" dice la Signora Fornero, "oppure mandateci a casa"... Sull'eliminazione delle commissioni bancarie peró sono tornati indietro eccome... Non basta questo (oltre a tutto quello che hanno già fatto) per chiarire definitivamente CHI deve vincere e chi, definitivamente e letteralmente soccombere??

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(si prega la sintesi)