venerdì 9 marzo 2012

Alta velocità, bassa democrazia


Su Repubblica di ieri è uscito un articolo di Salvatore Settis che condivido in toto. Il direttore della Scuola Normale di Pisa rivolge una critica coraggiosa e acuta al mantra che vede nell'alta velocità una strada ineluttabile verso lo sviluppo. A pensarci bene, invece, gli effetti collaterali sono diversi: dal rischio idrico e paesaggistico nel forare le montagne così in profondità, allo spreco enorme di soldi pubblici in un periodo storico in cui i tagli all'istruzione sono sempre più severi e insopportabili. Senza pensare alla mancata consultazione delle popolazioni coinvolte.


A questo link potete leggere l'articolo di Settis in versione integrale. 

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