domenica 3 febbraio 2013

Mps, allo stato gli oneri ma non il timone


I 4 miliardi di Monti bond erogati al Monte dei Paschi in difficoltà non si tradurranno, almeno nei prossimi 5 anni, in alcuna possibilità per il governo italiano di influire sulle decisioni del cda della banca senese. Come illustra Vladimiro Giacché nel suo ultimo articolo pubblicato su Liberazione, questo salvataggio statale poteva rappresentare l'occasione per una svolta: la prima inversione di tendenza dopo l'ondata privatizzatrice sancita per legge nel 1992; la rinascita di una grande banca finalizzata non più alla massimizzazione del profitto di breve periodo, ma all'interesse della collettività e all'accesso al credito diffuso.

Invece il presidente Profumo tende a precisare che lo stato non eserciterà alcuna ingerenza nella gestione del Monte, che sarà quindi libero di spendere come meglio crede il prestito pubblico salvavita.
Per saperne di più, leggi per intero l'articolo di Giacché
 

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