venerdì 15 febbraio 2013

Popolare di Spoleto commissariata


Si tratta di una notizia di cronaca locale, ma in questo clima di caccia al banchiere (esploso con le indagini di varie procure sui manager del Monte dei Paschi) anche l'apparente scandaletto locale può e deve far drizzare le antenne. La notizia è che una delle banche più importanti del centro Italia, la Popolare di Spoleto, è stata commissariata da Bankitalia. Il fattore di ulteriore interesse è che il Monte dei Paschi rappresentava al momento del commissariamento il secondo azionista dell'istituto umbro, con un pacchetto del 26% del capitale.

Le ragioni del commissariamento sono ancora oscure. Le uniche carte in tavola su cui elaborare ipotesi sono gli ultimi stravolgimenti avvenuti in seno al consiglio di amministrazione di Spoleto nell'ultimo mese. Prima il cambio della guardia al management avvenuto a inizio anno, con la nomina a presidente   di Alberto Brandani, ex Monte Paschi ed ex Ferrovie, democristiano di lungo corso e oggi braccio destro di Casini all'Udc. Poi la scadenza dell'opzione put che obbligava il socio di maggioranza - la holding cooperativa Spoleto Credito Servizi - a comprare la quota azionaria detenuta dal Monte dei Paschi. La spiegazione più piana è che la holding cooperativa si sia trovata in condizioni di difficoltà finanziarie tali da non riuscire più a onorare la scadenza dell'opzione. Ma la presenza del disastrato Monte dei Paschi al centro della contesa spinge a disegnare ulteriori foschi scenari.

Per saperne di più: leggi l'articolo di Repubblica

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