sabato 19 gennaio 2013

Mps, ennesima umiliazione


L'aiuto governativo di 4 miliardi di euro concesso nei mesi scorsi tramite i Tremonti e Monti bond non sono stati l'unica stampella per rianimare il bilancio esangue del Monte dei Paschi. Stando infatti alla notizia diffusa l'altro ieri da Bloomberg (la più autorevole agenzia d'informazione finanziaria americana), nel 2008 in "soccorso" del Monte sono giunti anche gli avvoltoi tedeschi della Deutsche Bank: i banchieri di Berlino, proprio nell'anno horribilis dell'acquisizione di Banca Antonveneta e del conseguente buco di bilancio da parte dell'istituto toscano, hanno stipulato con Rocca Salimbeni un derivato da 1.5 miliardi di euro, con andamento legato ai tassi di interesse dell'euro e ai valori azionari di Intesa Sanpaolo.

Tanto per cambiare, la scommessa negli anni si è ritorta contro Mps: e quello che all'inizio sembrava un salvagente, già nel 2011 vedeva la banca senese sotto di 220 milioni nei confronti del colosso finanziario teutonico. Gli analisti intervistati da Bloomberg ironizzano pesantemente, dicendo che i termini della scommessa erano così sbilanciati a favore di Berlino che sembra quasi impossibile ipotizzare una stipula in buona fede da parte dei manager senesi. L'agenzia americana rincara ulteriormente la dose specificando che il derivato acceso nel 2008 (e non ancora del tutto estinto) è stato in qualche modo l'erede di un precedente contratto speculativo regolato dagli stessi due partner con una perdita secca per Siena di 367 milioni. Sommando quindi i saldi dei due derivati in successione, il rosso per Mps nelle scommesse con Deutsche Bank ammonta a quasi 600 milioni.
Interpellato da Bloomberg, l'ufficio stampa della banca presieduta da Profumo sembra cadere dalle nuvole, diramando un comunicato che non smentisce la notizia e che anzi dichiara di aver iniziato una analisi approfondita sui contratti speculativi accesi nei precedenti esercizi e tuttora in portafoglio all'istituto toscano. Alla faccia della tempestività di intervento e della trasparenza nelle comunicazioni societarie.

Per saperne di più: leggi l'articolo del Fatto Quotidiano sulla vicenda.  

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